Portami dove non passa nessuno

— Dargen D'Amico, Amo Milano

Delle tante canzoni che parlano di Milano forse è questo il verso che più rappresenta la traccia e l’idea di Super Mi 100.

Sabato l’abbiamo percorsa insieme a chi è voluto aggregarsi a noi. Lo abbiamo fatto alla scoperta di una Milano che in pochi conoscono. Perché in periferia ci vai se ci abiti o se ci lavori, di solito non per conoscerla e per capirla. E per andare in bici – da Milano – si parte e basta, per andare in posti più interessanti e magari con qualche metro di dislivello.

Urban exploration. Fede e Frank nella periferia sud insieme al gruppo di matti che ci accompagnava.

Super Mi 100 non è una traccia per allenarsi ma per esplorare e per capire. Perché esplorare non è una condizione legata a un luogo, al bello o al brutto, al selvaggio e l’estremo. L’esplorazione è fatta da due stati d’animo: ignoranza e apertura. L’ignoranza intesa come non-conoscenza (ref. Aldo Baglio: ignorante in senso che ignori) di un luogo e l’apertura a cambiare questa condizione con un’esperienza diretta. La periferia è quindi perfetta per esplorare.

E allora ci siamo fatti portare dove non passa nessuno dalla nostra traccia di Super Mi 100. Quanti fossimo, esattamente, non lo sappiamo, tra gente che ha pedalato tutto il giro e chi solo una porzione. A guardarci singolarmente, qualcuno poteva essere in partenza per la Grinduro, qualcuno per andare a prendere il giornale la domenica mattina, qualcuno per la crono finale del Giro. Tipo una di quelle pizze con quaranta ingredienti diversi che a leggerli non possono stare insieme, ma poi l’assaggi e – cazzo – c’aveva ragione il pizzaiolo.

Focaccine davanti all’Esselunga

Inutile, ovviamente, una cronaca alla Auro Bulbarelli del giro. Anche perchè nessuno scatto da segnalare e classifica immutata dopo i 100 km. Da segnalare però che grazie a Super MI 100 abbiamo:

  • scoperto che Milano è solo una Venezia con le tangenziali al posto dei canali. Qualcuno ha mai contato i ponti pedonali di Milano? 
  • scoperto (cioè non scoperto, più avuto la conferma) che gli anni 60-70 sono il buio dell’edilizia popolare.
  • capito che a Quartoggiaro i pischelli con la bmx ti sfiderebbero anche se fossi Pogacar 
  • visto che al Parco di Trenno si gioca a beach volley che Copacabana spostati proprio 
  • scoperto che esistono campanelli che ti minacciano 
  • vabbè, mangiato al parco a pizza e birra 
  • provato a convincere una coppia di anziani che Federico fosse un prete con i ragazzi dell’Oratorio al seguito. Senza successo. 
  • c’è sempre più gente che va in bici. Molto bene. 
  • ci sono un sacco di automobilisti in più che si fermano a farti passare. C’è ancora da lavorare, ma molto, molto bene. 
  • fatto anche tante altre cose che ora non ci vengono in mente 
  • portato un po’ di gente a pedalare e a scoprire posti che non avrebbero mai visto, a 10 km da casa. Ad esempio Vitto. I posti li conosceva, ma non pedalava dal ‘42.

E niente, è stato bello. Molto bello. La prima conferma che una bici ti rende felice e ti da la possibilità di vedere il mondo da un altro punto di vista. Qualunque bici, qualunque posto. Nessuno e nessun luogo escluso.

I doverosi ringraziamenti. A Michele Aquila e a Super Mi 100 per averci permesso di pedalare sulla loro traccia anche se, come al solito, era un’idea dell’ultimo secondo e siamo sempre cunscià ‘me l’Belgio (espressione milanese, letteralmente “conciati come il Belgio”. Origine indefinita. Messi molto male, per capirci). E ad Alessio Miotto: indicatore, panificatore, organizzatore, fotografo (le foto belle in questo post sono sue) e medico. Un uomo da sposare insomma.

Lo rifaremo? Certo che si. Ci avete scritto in tanti per chiederci di farlo in questa o quella città. Noi ci siamo. Se avete una traccia da condividerci mandatela a info [at] enoughcycling.cc e la valutiamo insieme. Ovviamente aiuta avere un supporto e un’idea dei localz senza che ci inventiamo qualcosa da zero!

Cos’è super mi 100?

è una traccia di 100km intorno a Milano, un giro delle periferie tracciato da Michele Aquila in occasione del Festival delle Periferie. Trovi la traccia qui sotto nella nostra collection di komoot e puoi leggere tutti i dettagli qui.