Per non correre il rischio di essere troppo convenzionale quando abbiamo chiesto alla Sisa di fare un’intervista ci ha risposto: lasciate perdere le domande, faccio da sola. Bene così, chi siamo noi per costringere qualcuno in uno schema già scritto?

Quindi ecco il suo flusso di coscienza su tutto quello che le è capito e che le capiterà quest’anno!

Pedalavo con Mattia, si era offero di accompagnarmi un pezzettino mentre attraversavo lo stivale con la mia Brigittona. Non avevo ben capito chi fosse, ma era ormai un pezzo che sentivo parlare di lui, pensavo di aver incontrato uno come me, che prende parte e va senza farsi troppe domande. 

Lo vedevo stare al mio misero (per me meraviglioso) passo, senza stufarsi, senza sbuffare. Lo vedevo incuriosito dalle vagabionde, mi faceva domande su domande e intanto sorrideva.

Distrattamente avevo assistito ad una sua chiamata e le uniche parole che mi sono rimaste in testa. Sono state: “è una tipa tosta”.

Solo molto dopo ho scoperto che dall’altra parte del telefono c’era Fede e che stavano prendendo in considerazione l’idea di farmi diventare una di loro.

Da lì alla video chiamata ufficiale è passato poco, ricordo di aver sorriso e aver detto SÌ, subito. (Tolto il “oh cazzo” quando ho chiuso la conversazione).

Ero stata veloce nella decisione, non avevo pensato al fatto che non fossi una “come” loro, non impazzisco all’idea di indossare un numero o di rientrare nel mood delle competizioni, ma è proprio questo il punto: io sono quella cosa che manca a loro e loro, tutti, ognuno a modo proprio sono quello che manca a me. Ecco cosa vuol dire far parte di qualcosa ed ecco perché sono così fiera di essere Enough.

Il 2021 è stato per me un anno di grandi cambiamenti, arrivavo dall’anno precedente dove avevo pedalato tanto e mi sentivo un pochino incastrata nelle mie nuove scelte di vita. Poco importa, la bici è il mio paracadute e anche se non sono riuscita a rispettare tutti gli obiettivi che mi ero prefissata ho cercato di usare ogni momento libero per salire in sella.

Un po’ per curiosità, un po’ perché lo dovevo a me stessa e ai ragazzi verso fine stagione ho partecipato al mio primo evento. Fa ridere, Sisa ad un evento gravel. volete ridere anche voi? Sono arrivata seconda.

Ho scelto il percorso più corto, chiamiamolo “soft” le cose alla Mattia le lascio a Mattia, io mi ispiro più ad asja e adoro pedalare con jacopo. 

Frenk e Fede sono gli inseparabili: li seguo da lontano e sono sicuramente più vicina a loro con le gambe sotto il tavolo che a pedalare.

Di momenti difficili ce ne sono stati, eccome, ho pensato anche di farmi da parte, lasciare spazio, ma voglio sfidarmi e di questo non ne avrò mai Enough. La nuova stagione è alle porte, ho finalmente le idee più chiare, non arriveranno medaglie forse, ma occhi pieni di meraviglia sicuramente. 

Vediamo questa volta dove mi porterà la mia bicicletta😎