A grandissima richiesta di nessuno siamo finalmente tornati alle tradizionali pagelle post evento che tante querele ci hanno procurato nel 2021.
A grandissima richiesta siamo anche (finalmente) tornati a fare un evento dopo la lunga, lunghissima, fredda, freddissima pausa invernale in cui comunque, c’è da dirlo, di tempo per andare in letargo ne abbiamo avuto ben poco.
Ma bando alle ciance e sotto con le pagelle che non c’è tempo da perdere.
GRANGUANCHE
Che traccia, che evento, che format! Poche volte ci siamo divertiti così, poche volte abbiamo pedalato in posti così belli e vari, poche volte abbiamo trovato un servizio impeccabile come questo.
Ci sono eventi in cui il servizio è una bella pacca sulla spalla e via a pedalare. Qui invece trasporto bike bags all’arrivo, social ride del giorno prima, photo gallery pronta live. Chapeau. GRANGUANCHE-GRANFIGATA. VOTO 10.
MATTEO MINELLI
Copia/incolla da sopra, perché Granguanche è Matteo Minelli. Tracciatore, race director, fotografo, motociclista, videomaker con la gopro fissata alla gamba. Probabilmente anche barista, sindaco di Lanzarote, scafista nel tempo libero, PR in un locale di Tenerife. ONE MAN SHOW. VOTO 10.

MATTIA DE MARCHI
Arriva primo facendo l’ultima isola (115km, 3.5K di dislivello, dopo 600km e 10 ore dormite) a 230 W medi. Poi sveste i bibshort e riprende i gradi da capitano guidando la macchina di Sami per le foto ad Asia e Jacopo. Poi prende un aereo per andare a Girona. Ora non sappiamo dove sia. Se lo trovate, levategli le batterie e rimandatecelo in sede.
Tra un’aperta e l’altra trova comunque il tempo di comprarsi un orecchino inguardabile e di arrivare a tutti i traghetti con un paio d’ore di anticipo a bere birrette sulla spiaggia. JACK SGARROW. VOTO 10


MANUEL TRUCCOLO
Che acquisto signori. Mena come un fabbro tre giorni e non manca di condire la prestazione (secondo posto) mostrando le vere ragioni per cui lo abbiamo tesserato.
Una sana dose ignoranza messa subito in mostra in partenza, una prestazione maiuscola nel post evento a Tenerife.
La fa da padrone in spiaggia con codino colorato e Alba Optics fotocromatici d’ordinanza. Come possa coniugare queste prestazioni in bici a questo stile di vita, non lo sappiamo. MANUEL, DICCI QUAL È IL TRUCCOLO. VOTO 10 E LODE
LA SALITA DI GRAN CANARIA
Bella l’idea di fare delle salite che durano talmente tanto che a metà devi cambiare ora e verso la cima festeggi Capodanno. STAIRWAY TO WTF. VOTO 3.

FRANK BETTINI
Sapevamo che lo scontro sarebbe stato quello e quello è stato. Frank Bettini vs Mt. Teide. Dopo le prime tre isole in cui Franco vola, la prima rampa del Teide – un bel drittone al 20% – annuncia una sfida piuttosto complicata per il baffo più avventuroso della costa degli Etruschi, che preferisce girare la bici e passare un paio d’ore al bar.
Perde il traghetto per El Hierro e tocca aspettare il giorno successivo insieme a Fede. 24 ore passate nudo nella camera di un albergo quattro stelle, di cui contratta il prezzo manco fossimo al mercato di Fez.
Finisce la Granguanche in spinta, in una notte di bufera ad El Hierro. Poi, carico a molla, torna a Tenerife per continuare le sue contrattazioni commerciali con l’idea di aprire un bike cafè a Tenerife dopo un’attenta analisi di mercato. FRANCO BRIATORE. VOTO 10


FEDERICO BASSIS
Fare il compleanno su un traghetto dopo tre giorni che non ti lavi, mangiando un panino marcio e spegnendo un fiammifero acceso da Mattia de Marchi. Metafora della vita di Fede Bassis. CADUTO IN BASSIS. VOTO 10

JANA KESENHEIMER
È la prima volta che incrociamo Jana ma è un po’ che la seguiamo da lontano. Però signori, quanto è forte questa ragazza! Che gamba, che coraggio, che tipa tosta!
Vince la classifica delle donne dopo aver pedalato l’ultima isola nella bufera notturna insieme a Frank e Fede e dopo averli maltrattati non poco in salita durante tutto l’evento. JANA KESEN-HAMMER. VOTO 10.


JACOPO LAHBI
Cosa volete dirgli, a questo qui? Giri totali in bici da inizio anni: 6. Di cui quattro sui rulli. Chiude una Granguanche senza accorgersi dopo essere partito per fare una mezza vacanza e tagliare il percorso qua e la.
Bici con setup da turismo: tutto il campionario Miss Grape più una borsa aggiuntiva piegata fuori, just in case. Dentro: costume, materassino, sacco a pelo, sdraio, comodino. Totale: 17 kg.
Dopo l’arrivo ci preoccupiamo che la forma in bici possa aver compromesso quella in pista. E invece no, signori. Proprio no. LA FORZA DELL’AHBI-TUDINE. VOTO 10.

ASJA PALADIN
L’avevamo lasciata demolita in un deserto a Badlands e la ritroviamo ad emergere dalla bufera di El Hierro e chiudere il suo primo grande evento. Portandosi a casa, tra le altre cose, il secondo posto.
Sempre in controllo della situazione, almeno fino a quando si sta sul livello del mare. Appena il Garmin segna 2000 metri sul Teide sembra un quindicenne dopo quattro shot di tequila. CON LA TESTA TRA LE NUVOLE. VOTO 10.


SAMI SAURI
Solo Chiara Redaschi era riuscita a sopravvivere a qualche evento con noi finora. Da oggi anche Sami fa parte della ristretta cerchia delle nostre persone preferite che riescono a fotografarci senza mandarci a cagare nei primi 45 secondi.
Sorrisoni, lavoro H24 e foto della madonna. Sorvoliamo invece sulla guida e il suo rapporto con i mezzi a quattro ruote. AYRTON SAURI. VOTO 10 E LODE.

FEDERICO DAMIANI
Si presenta in partenza con gopro, drone e macchina fotografica.
Peccato che oltre a quelli ha portato anche una bronchite da casa e dal secondo giorno sembra che non abbia mai preso in mano in una bicicletta.
Certo è, comunque, che fino all’ultima isola ci è arrivato anche lui. Nonostante la bronchite, nonostante l’attrezzatura per girare “La grande Bellezza”. PAOLO SO-LENTINO. VOTO 9.


ANNIKA VOSSEN
Puoi anche stenderti con il materassino alle 4 di mattina sotto un portico che puzza di piscio per dormire tre ore prima del traghetto. Però come fai a lamentarti della vita se ti svegli e la prima cosa che ti succede è vedere una donna bionda che sta facendo lo stesso?
Eravamo quasi convinti che le donne perfette non esistessero ma dopo aver visto lei alla Granguanche – tra l’altro terza, poco dopo Asja – ci prendiamo ancora un attimo per ripensarci e vi facciamo sapere tra un po’.
Iniziamo a capire Dante, iniziamo a capire lo Stilnovo. ANNIKA IO VORREI CHE TU, LAPO ED IO. VOTO: 10.

TONY CALDERON
L’Alejandro Valverde dell’Ultracycling: embatido, una classe infinita. Gamba pazzesca e sorrisi per tutti sui traghetti. Dateci un Toni ad ogni evento. Prossimo appuntamento all’Italy Divide. Ci si vede lì. DON TONI. VOTO 10.


LUCIE DENIS
Che brava, anche lei! Chiude la Granguanche e non è roba da poco. Vediamo del grande potenziale per della guinguette fatta bene ma la Granguanche l’ha logorata. I suoi due giorni a Tenerife sono fatti di cibo, letargo e giretti in spa. Ma come possiamo darle torto? LUCIE IN THE SPA WITH DIAMONDS. VOTO 8.

SIMON TEUTEUL
Voto alla carriera e allo stile. E al fatto che è l’unico che ci da corda durante la serata di Tenerife. Simon, ti aspettiamo con i PCR in Italia a fare un pò di guinguette. Vi metteremo alla prova come si deve. PCR TEST. VOTO 9.


HENNA PALOSAARI
Menzione d’onore per l’unica donna che ha resistito a un giro di gin tonic nella serata di Tenerife quando tutti abbandonavano la nave prima del tempo.
Ma anche qui, cosa commentiamo? Snowboarder, ciclista, bionda, occhi azzurri e spirito da guerriera. Andate avanti voi che noi abbiamo altro da fare. HENNA-MORATI, SEMPRE DI PIÙ. VOTO 10.

JANOSH WINTERMANTEL
Qualche problema di GPS, vero, ma ciò non toglie che nell’ultima isola arrivare a un minuto dal signore con la barba e l’orecchino sia una cosa che non proprio tutti possono permettersi. Terzo a Badlands, protagonista qui. Ne sentiremo parlare ancora più di una volta. YO NO SOY MARINERO. VOTO 9.
I LAVORATORI SUI TRAGHETTI
Probabilmente quando ti assumono per un qualunque ruolo di lavoro sul traghetto ti dicono che il tuo obiettivo è infastidire e provare a far saltare di testa i passeggeri. E che c’è pure un bonus per chi ci riesce. PORTO PAZIENZA. VOTO 1.

è tutto signori. Ci spiace non poter dare un voto a tutti, un po’ per ragioni di tempo e un po’ perché non siamo riusciti a pedalare proprio con tutti, tutti. Ma ci sarà occasione! Alla prossima.