Il BAM! è l’evento con cui sono nate le pagelle nel 2021 e chiaramente non potevamo sfuggire all’onere e onore anche quest’anno.
Riceviamo pressioni costanti per scrivere le pagelle e chi le scrive ormai non riesce a dedicarsi ad altro nella vita. Non riesce a dormire, non ha tempo di pulire casa, non ha tempo di fare nulla se non queste maledette pagelle: donate il vostro 5×1000 e trovategli un badante, uno stagista, qualcuno che gli dia una mano. Donate ora.
Comunque lo abbiamo costretto un’altra volta ed eccole qui, più puntuali delle zanzare a Mantova: le pagelle più lunghe della storia di Enough cycling.
Foto: Nicola Damonte

Mattia De Marchi
Arriva in macchina e questa è una sorpresa per tutti. Noi per primi, che pensavamo che una macchina neanche ce l’avesse. In versione De Marchi in vacanza, dispensa consigli turistici e si lancia in mezzo al concerto del sabato sera, abbandonando la mischia quando si accorge che la polvere che si solleva ha lo stesso effetto del fango del Kansas per i suoi occhi. La notte non riesce a dormire e per non sbagliare esce in bici prima dell’alba, stanco di sentire gli altri russare pesantemente. NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO. VOTO 9.
Le docce del BAM!
Ci è capitato tante volte di ricevere domande sui nostri viaggi e le nostre esperienze. Mai ci era capitato mentre eravamo nudi in uno spogliatoio molto piccolo, con tanta gente che non conoscevamo, da parte di gente altrettanto nuda che altrettanto non conoscevamo. Esperienza particolare; da ripetere. MESSI A NUDO. VOTO 9.

Visitflanders
Ci danno fiducia per parlare su un palco e già per questo meriterebbero una promozione a pieni voti. Non contenti offrono qualche fusto di birre fiamminghe ai presenti per dare il via al BAM! e caricare gli animi in vista di un weekend di fuoco. Quantità e qualità. Le Fiandre vi trattano così quando sono in trasferta; figuratevi come vi trattano se andate voi a trovarli a casa loro in bicicletta. PROVARE PER CREDERE. VOTO 10 E LODE
PS. questo è il video che abbiamo fatto vedere durante il nostro intervento.
Elisa Vottero
Se c’è un merito del caldo è quello di consegnarci una Sisona in arrivo in bici con maglia completamente aperta in cerca di ristoro dalle temperature malandrine: il BAM! si ferma di colpo e più di qualcuno ha bisogno dell’intervento dei medici per ricominciare a respirare. Si presenta solo per un paio d’ore e per raccontarci delle Fiandre, prima di ripartire e tornare al lavoro. TOCCATA E FUGA. FUGA, ABBIAMO DETTO FUGA. VOTO 9.


Filippo Borgarelli
Il coraggio di arrivare da Firenze in bici gli va riconosciuto. Così come gli va riconosciuta la grinta di stare con noi per tutto il weekend senza mollare un colpo. ENOUGH FOR A WEEKEND. VOTO 9.
Altopiano Outdoor e Gazunt
Tutto bellissimo, tutto buonissimo. A parte l’agguato con cui ci chiedono di parlare con un microfono alle 8 di sera del sabato. Senza preavviso, in condizioni precarie e senza la minima preparazione di un discorso con un senso compiuto. MANI IN ALTO-PIANO, QUESTA È UNA RAPINA! VOTO 10.

Manuel Truccolo
Reduce dai Balcani e ancora visibilmente scosso da un evento che si è rivelato più duro del previsto, condito da una penalità di quattro ore per cui lo prenderemo in giro da qui alla fine dei suoi giorni. Resta il fatto che essere così attivi al BAM quarant’otto ore dopo aver chiuso la Trans Balcan Race è ad oggi inspiegabile. Tempi di recupero incredibili. QUATTRO E QUATTR’OTTO. VOTO 9.
Pietro Osti
Come possa avere la voce ed essere sul pezzo 14 ore al giorno a gestire ospiti e talk quando la sera si rende protagonista di prestazioni maiuscole alla festa e al concerto, questo noi non lo sappiamo. Lo amavamo già, lo amiamo di più adesso con i baffi, lo ameremo per sempre da qui all’eternità. Se la RAI vuole continuare a ricevere i soldi del nostro canone, che lo chiami a presentare Sanremo. ULTRA SPEAKER. VOTO 10 E LODE.


Mantova
Tutto bellissimo. Il campo, il fiume, la città vicina, lo skyline davanti alle tende, l’assenza di vicini che possono chiamare la polizia a mezzanotte. Metteteci un paio di salite in zona ed è tutto perfetto. GPM: GRANDI PIATTONI MANTOVANI. VOTO 7.
Kask
New entry al BAM e non potremmo esserne più felici. Stand istituzionale -sì- ma presenza più che umana alla ricerca di un contatto con un pubblico un po’ particolare rispetto a quello dei villaggi delle granfondo: gentilezza e sorrisoni per tutti. Ci siamo innamorati? Forse sì. KASK-AMORTO. VOTO 9.
Collettivo Orkestrada
Prestazione indimenticabile al Camp Fire dell’anno scorso e noi li aspettavamo più di quanto stiamo aspettando la data del Mondiale Gravel UCI (non è vero, di quella non ce ne frega niente. Comunque con comodo, tranquilli, non è giugno). Cosa dobbiamo dire di questo gruppo di ciclisti padovani con antenati sardi che tiene il palco due ore e mezza ad un’intensità assurda? Niente, proprio niente. Solo che vi scongiuriamo di incidere quel pezzo (sì, sapete quale), perché non vediamo l’ora di metterlo in loop e ascoltarlo dieci giorni di fila mentre pedaliamo. RITMO, CADENZA, FTP. VOTO: FUORI SCALA.




Asja Paladin
Per una volta voto alto anche per lei e le ragioni sono molte. Si prende cura degli approvvigionamenti di cibo e non ci fa mancare niente, ma soprattutto sopravvive a due notti in tenda con sei uomini. La domenica mattina è più provata di quando ha finito Badlands ma apprezziamo molto lo sforzo e la pazienza. Così come apprezziamo il tentativo di tenerci a bada e non far sconfinare le nostre azioni nel penale. PAZIENZA PER ANTONOM-ASJA. VOTO 10.
Antonio di Guida
Sempre bello averlo tra noi per ricordarci quanto lo stress e i problemi della vita esistano solo nella misura in cui noi ce li andiamo a cercare. SPIRITO GUIDA. VOTO 9.
Dino Lanzaretti
Arriviamo al BAM, troviamo Dino già a petto nudo e capiamo di essere nel posto giusto. Quest’anno l’evento è ospitato sul prato di un circolo di canoisti per avere il materiale necessario alla balneazione dopo gli allagamenti causati dall’intervento del Lanzaretti stesso. Vera rockstar dell’evento, si prende il main stage nell’orario di punta e tiene un paio di migliaia di persone a pendere dalle sue labbra per una buona mezz’ora. DINO LETTERMAN SHOW. VOTO 9.


Enrico Tirel
Mai andato in bici prima di venerdì, arriva al BAM da Feltre con 170 km all’attivo: come farsi battezzare nell’oceano a Nazaré tra le onde più alte del mondo. Gli strascichi sono evidenti ed Enrico passa un weekend misurato e composto sapendo di avere poche cartucce da sparare e dover scegliere accuratamente quando e come farlo. È comunque colui che apre le danze all’aperitivo del Sabato dando il via alla serata e non molla un colpo fino all’intervento in chiusura al mezzogiorno di domenica. TIREL A CAMPARE. VOTO 10.
Il sole
Non vorremmo passare per quelli che si lamentano a prescindere e decisamente meglio così rispetto a un weekend il pioggia. Però un po’ meno. Non tanto, solo un po’ meno. 49 GRADI E SENTIRLI TUTTI. VOTO 6.5.
Camilla Frabetti
Si spara 200 km per venire e tornare in bici da Bergamo, confermando che dopo i bivacchi anche il bikepacking stia diventando pane per i suoi denti. Rovina una buona prestazione con uno dei coming out più inaspettati e logoranti della nostra storia: non le piace lo spritz. RIPENSACI. VOTO 8.

La tenda Enough
Appena la montiamo si capisce che per tutto il weekend sembreremo Gheddafi quella volta che è venuto in visita a Roma. Domenica mattina tocca smontarla molto presto perché il catasto di Mantova ha già pronto l’F24 per farci pagare l’IMU. Al di là delle dimensioni, sette persone in una tenda non ci possono stare per diversi motivi, tra cui i rumori e gli odori molesti e, ovviamente, il casino per cui dopo 12 minuti non si trova più nemmeno il materassino su cui si dovrebbe dormire. SEPOLTI IN CASA. VOTO 4.
Bikelikeacouple
Sempre sorridenti e sempre presenti. Sempre un piacere fare quattro chiacchiere con loro mentre si pedala. No ai profili di coppia su Instagram, tranne se siete Andrea e Michela. SMILE LIKE A COUPLE. VOTO 10.
Alvento
Tira più una maglietta di Alvento che un carro di buoi. Le magliette di Davide Marta vanno a ruba, letteralmente. Ti troveremo, a te che hai sottratto nottetempo la maglia che tanto faticosamente avevamo conquistato. Per il resto solita, solidissima, prestazione del nostro editore preferito che a un certo punto compare persino sottocassa durante il concerto del sabato. CROSS-MEDIALITÀ. VOTO 10.


Federico Bassis
Come da aspettative è l’ultimo ad arrivare. Con il buio, ad evento già iniziato. Ma i passi avanti rispetto alla presenza dell’anno precedente (tempo totale 4 ore, di notte) sono evidenti. Ormai pienamente ripreso dall’Italy Divide condivide gioie e dolori del weekend dietro i canonicissimi Alba Solo che ormai non abbandona neanche se gli date dei soldi. Vediamo se l’anno prossimo si riuscirà ad averlo dal minuto zero. QUARTO D’ORA ACCADEMICO. VOTO 9.
Andrea Girlanda
Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Tranne il Girla e il suo frigo che tiene le birre a una temperatura di zero gradi kelvin fino a sera nonostante il sole a picco e il modesto caldo dell’ambiente esterno. ICE COLD GIRLA. VOTO 9.5.
Amaro Gregario
Cos’è il coraggio? Non partire per la Silk Road, non tracciare su komoot in modalità mountain bike e partire con una bici da pista. Inserire il Marino Bartoletti nella lista dei cocktail ufficiali: questo è il coraggio. Concretezza e attitudine all’alcool tipicamente bresciani coniugati a simpatia e disponibilità da veri gregari. FROM BRESCIA WITH LOVE. VOTO 10.

Andrea Benesso
Se pensate che il Leader Maximo del BAM stia in una cabina di regia a controllare che tutto vada come programmato, bhè, vi sbagliate di grosso. Il Primo Ministro del BAM è sempre sul pezzo, sempre sul campo, sempre in prima linea. In mezzo al pogo al concerto, accasciato sui tavoli come tutti dalle 8 alle 10 mattina a chiedersi il perché le ore precedenti siano andate proprio in quel modo. Non dorme in albergo o in qualche struttura medio-borgherse come tanti ma condivide il campo tende con il popolo. LEADER PROLETARIO. VOTO 10.
Umbria Bikepacking
Lorenzo e Giacomo arrivano, comprano una bottiglia di Amaro Gregario e ogni volta che ci vedono con le mani vuote arrivano a rimediare alla situazione. Speriamo per chi partecipa a al loro evento Augh! il 9 luglio non subisca lo stesso trattamento perché non tutti sarebbero in grado di gestire una situazione di questo tipo. Numeri uno. LE BRUTTE INTENZIONI. VOTO 9.
Jacopo Lahbi
Arriva al BAM alle 00.10 di Sabato perché il suo DASPO dall’evento dura fino alla mezzanotte del venerdì. È l’evento che prepara da un’anno, lo sente più della Silk Road e le aspettative sono altissime. Non c’è bisogno di dire che non le delude, soprattutto grazie a una prestazione maiuscola al sabato: tre ore piene di sventolamento di maglia sotto palco durante il concerto. Non abbiamo idea di come si alleni per questo; in realtà non abbiamo idea di come si alleni in generale. Ma c’è sempre. L’HABITUÈ. VOTO 9.5.

Federico Damiani
Non si vedeva un Fede Damiani così carico da quella volta in cui ha fatto il primo viaggio in bikepacking e aveva con sé tutto l’armadio. E no, non stiamo parlando delle borse sulla bici questa volta. Mantiene la dignità necessaria per poter parlare durante l’intervento del venerdì sera, poi molla lentamente gli ormeggi in un climax di tutto rispetto fino al concerto di sabato. La domenica mattina non è nemmeno in grado di parlare e muoversi. Per ora ha riacquistato l’uso della parola, per le altre abilità motorie vi faremo sapere. PROGNOSI RISERVATA. VOTO 9.
Camilla Librici
Camilla ci sbatte in faccia la dura realtà, tra uno spritz e l’altro, quando candidamente ci dice che – belle le bici, bello tutto – ma forse è ora che ci troviamo una donna. Come darle torto? Non saremo noi a farlo e infatti le abbiamo chiesto di lavorare per noi senza riserve. Se ci fossero candidature spontanee, mandare qui: info@enoughcycling.cc. ALBERTO CASTAGNA. VOTO 9.
Alba Optics
PG, Luca, Matteo e Alice sfoggiano la loro nuovissima roulotte bianca che è proprio una figata. Poi ci ospitano, insieme a Komoot, per tutto il weekend come se fossimo a casa nostra. MI ALBA ES TU ALBA. VOTO 9.5.


Sboc
Capisce che il Marino Bartoletti è effettivamente su un menu ufficiale di uno stand e non ci pensa due volte: carica la bici e tempo 12 ore è in prima fila. Non parliamo poi dello stile con cui si presenta perché non ne siamo degni. Altro livello, ma non di poco. AVANGUARDIA. VOTO 10.
Lorenzo Barone
Ci sei mancato. DAJE LORÈ. VOTO 10.
Psicobaba
Condivide la strada da Bergamo con Federico Bassis. Poi passa un weekend di lavoro costante e certosino di cui non possiamo rivelare di più per motivi di segreto industriale. Sull’impatto ambientale del suo lavoro è stato aperto un fascicolo da parte dell’ARPA di Mantova. STAKANOVISTA. VOTO 10.
Nicola Canzian
Arriva diretto dal volo appena atterrato a Bologna dalla Trans Balkan Race. Si presenta al BAM senza passare da casa, vestito da Cento Canesio e con un cappello che sarà croce e delizia delle sue poche ore in terra mantovana. Prima sequestrato da Jacopo, poi rapito da Fede, il cappello del Canzian è il simbolo del BAM 2022 e lui è costretto ad abbandonare la festa, rassegnato, senza la possibilità di averlo indietro nemmeno sotto riscatto. ANNI DI PIOMBO. VOTO 9.

Carlo e Irene Donadoni
Molte cose sono andate male nel mondo nel 2022. Tra queste il trasferimento di Carlo Donadoni a Rotterdam. Ci si riga il volto quando lo vediamo comparire all’orizzonte accompagnato dalla inconfondibile chioma bionda di Irene al calar del sole. Resta con noi, non ci lasciar, la notte mai più scenderà. GEN ROSSO. VOTO 10.
Le Zanzare
Forse questo weekend a Mantova c’era anche lo ZAM: Zanzare Agguerritissime Meeting. Non era facile, ma probabilmente ha fatto più partecipanti del BAM stesso. Chiediamo gentilmente al comune di non permettere che le due manifestazioni avvengano contemporaneamente l’anno prossimo. ENOUGH. VOTO 2.
Michele Boschetti
Minuti passati allo stand Miss Grape: zero. Bastano il divano e due bici piazzate là, poi si parte a fare PR a domicilio; principalmente al bar. Il Nure è avanti, sempre. In tutto e per tutto. Anche questo weekend: alle 18 del venerdì è già nelle condizioni in cui tutti si troveranno qualche ora dopo. TRENDSETTER. VOTO 10 E LODE.
Claudio Ruatti
Lo avevamo sempre e solo sentito nei podcast di Alvento e finalmente mettiamo un volto a una voce che ci ha tenuto compagnia per diverse ore. Inventore del format “full gas – power nap pomeridiano – full gas”: un format che rivoluzionerà l’esistenza dei partecipanti del BAM più di quanto Fosbury abbia cambiato la vita dei saltatori in alto. VISIONARIO. VOTO 10.


E con 37 pagelle fatte è davvero tutto per questa volta, ci si vede al prossimo BAM! Ora ci riposiamo qualche giorno, dalle pagelle e dal BAM!, perchè come avrete potuto capire sono stati due giorni piuttosto intensi.
Alla prossima!
