È un po’ di tempo che non ci si sente su questo blog ma capirete anche che con tutto quello che è successo da agosto un po’ di fatica a stare dietro a tutto l’abbiamo anche fatta.
Alla fine di un anno del genere non possiamo però esimerci dal buttarvi li tra un panettone e un pandoro le pagelle del 2022. Boom, così de botto e senza senso.
È stato un anno piuttosto incredibile, abbiamo viaggiato in quattro continenti diversi ma soprattutto abbiamo incontrato una quantità incredibile di persone eccezionali. Menzionare tutti è impossibile, ma proviamo a fare del nostro meglio!
Ci si vede nel 2023!

MATTIA DE MARCHI
Vederlo vincere The Traka, vederlo in fuga ad Unbound e in mezzo alla savana in Kenya ormai non ci stupisce più. A vederlo a petto nudo ballare su dei bancali al Memory invece non eravamo ancora abituati ma invece eccolo lì. CORRIDORE COMPLETO. VOTO 10.

JACOPO LAHBI
Apre l’anno con delle performance attorriali incredibili che gli valgono un paio di nomination agli Oscar. Si presenta alle Canarie senza allenamento e la chiude in morbidezza, una forcella tranciata in due non gli permette di fare lo stesso alla Silk Road. È solo questione di tempo, è solo un arrivederci. Come lo era stato in quella sfida con la bottiglia che finalmente ha portato a casa. UNFINISHED BUSINESS. VOTO 9

FEDERICO DAMIANI
Apre l’anno senza essere in grado di pedalare e in uno stato di forma pietoso. Rincorre tutta una stagione e mentre lavora dietro le quinte cerca di rimettersi in sesto per l’appuntamento dell’anno della Silk Road. Alla fine dell’anno il bilancio dei capelli persi per lo stress del ruolo da DS è più alto di quello dei kg persi per il ruolo di rider, ma cosa volete dirgli? OLD BUT GOLD. VOTO 10.

FEDERICO BASSIS
L’uomo dell’ultimo minuto, l’uomo delle situazioni disperate, l’uomo che ha fatto più Jeroboam di quante ne siano state organizzate. L’uomo che inspiegabilmente tutte le donne vogliono, l’uomo che inspiegabilmente attacca adesivi su qualunque cosa, l’uomo a cui inspiegabilmente non riusciamo a far usare le borracce enough. Contraddittorio, filosofico, risoluto, inspiegabile. In sintesi: Federico Bassis. PUNTO E BASSIS. VOTO 10

FRANCESCO BETTINI
Dopo lo shooting in pizzeria abbiamo dovuto pareggiare l’offerta di Brazzers che lo voleva attore principale per i porno a tema italiano del 2023. Alla fine l’abbiamo spuntata. Perché vogliamo bene a Franco? C’è bisogno di dirlo? No, aggiungiamo solo e ci teniamo a ricordare che tra le ragioni c’è il fatto che è il primo squalificato di una competizione gravel ufficiale FCI. FRANCO IL FUORILEGGE. VOTO 10.

ASJA PALADIN
Non ci sarebbe Enough senza Asja. Il lavoro non le permette di esserci quando vorrebbe, ma quando c’è non se ne può fare a meno e tra una cosa e l’altra si spara un viaggio in solitaria fino a Berlino. Rimane ancora da chiudere quella storia di finire Badlands con Fede ma anche in questo caso è solo questione di tempo. Rimane quel piccolo difetto che le piace il triathlon ma ci lavoreremo. TRIATHL-NO. VOTO 9.

MARIA VITTORIA SPEROTTO
Succede tutto velocissimo, perché ahinoi la Sperry l’anno prossimo ci lascia per dedicarsi a coccolare i pro con le sue skill in cucina. Un anno in cui si spara The Traka, Unbound e Migration Gravel Race. Alla prima c’era da ancora da capire che non si possono lanciare borracce agli spettatori, alla seconda c’era da capire come riparare una foratura, la terza invece è quella buona. Siamo sicuri che ci vedremo in giro molto presto. SHOOTING STAR. VOTO 9.

ELISA VOTTERO
Durante il viaggio nelle Fiandre arriva a sera demolita da 100km in pianura. A ottobre si spara un viaggio in solitaria dall’Italia alla Turchia e quando torna a casa va più forte di Annemiek Van Vleuten. 50 SFUMATURE DI SISA. VOTO 9.

MANUEL TRUCCOLO
Cosa dire signori? Nuovo innesto a inizio anno, atteggiamento riservato e composto. A Granguanche si capisce già tutto: Manuel Truccolo oltre ad andare schifosamente forte è uno di noi. Torna in Italia con una treccina e da lì è tutto un crescendo, fino al +4 alla Transbalkan Race. Neanche stesse giocando a Uno. UNO, NESSUNO, MANUELITO. VOTO +4

CHIARA REDASCHI
Dopo un paio di anni di eventi di ogni tipo quest’anno alza il livello con la spedizione Balcanica. Ormai non ha più paura di niente, anche se non siamo sicuri che ci sopporterà ancora a lungo. Quest’anno oltre alle prestazioni dietro la macchina fotografica ha mostrato grandi cose anche in sella alla bici. Attenti tutti (e tutte) perché se decide di mettersi sul serio poi non ce n’è più per nessuno. MULTI TASKING. VOTO 10.
ALESSANDRO PONTI
Lo si chiama al telefono e gli si propone un non meglio precisato lavoro nei Balcani, manco ci fosse da organizzare un traffico clandestino sulla frontiera slovena. Si trova a inseguire Manuel Truccolo su strade decisamente non percorribili con il Caddy in dotazione e a dormire qualche secondo per notte. Non siamo sicuri vorrà continuare a lavorare con noi. TAGLIARE I PONTI. VOTO 10.

PAS NORMAL STUDIOS
Nuovo sponsor del 2022, tra lo scetticismo di tanti. Compresi loro stessi che probabilmente dopo un paio di settimane capiscono con chi hanno deciso di avere a che fare. Ma quando le cose devono funzionare poi funzionano. Basta una Strade Bianche e qualche km a pedalare insieme e un altro paio di occasioni e scatta l’amore vero. Sono più alti, sono più biondi e molto spesso più forti di noi, però abbiamo una cosa in comune: non siamo del tutto normali. PAS NORMAL, FOR REAL. VOTO 10.
KASK
Altro nuovo sponsor del 2022 e anche qui cosa dobbiamo dire. Niente, semplicemente niente. KASK-ATI IN PIEDI. VOTO 10.

CLAUDIO RUATTI
Ce l’avete mai avuto voi un tifoso in loco in Kyrgyzstan? Noi si. Ce l’avete mai avuto voi un James Dean in giacca di pelle e ciuffo al vostro evento? Noi si. Una spalla per le serate nei locali? Noi si. Vogliamo Claudio Ruatti sempre e ovunque andremo nel 2023. WHENEVER, WHEREVER. VOTO 10.
GIULIA MARAZZINI
Mentre noi siamo in giro per il mondo, lei con grande pazienza organizza la prima versione del Memory Bike Festival. Mentre noi facciamo dei casini atomici tra fornitori, programmi, location, lei è sempre sul pezzo. LAW AND ORDER. VOTO 10.

PIPPO POZZATO
Il coraggio di organizzare i primi mondiali Gravel con poche certezze basterebbe. Ci aggiunge il coraggio di lasciarci un pass per parcheggiare la Jeep enough all’arrivo di fianco ai camper di Sagan e MVDP, consapevole del conseguente disastro che ne sarebbe conseguito. Grazie per la fiducia. VIP. VERY IMPORTANT PIPPO. VOTO 10.
SAMI SAURI
Foto dalle Canarie, Checkpoint crew in Kansas, assistenza meccanica tra i vulcani dell’Islanda, padrona di casa a Girona. Insomma tutto quello che vi viene in mente che si possa volere da chi ti segue in giro per il mondo agli eventi. DO IT YOURSAMI. VOTO 10.
ANTONIO VALENTE
Il migliore. Punto. Persone come Antonio (e la sua famiglia) non si trovano tutti i giorni. Se per caso le trovate, tenetevele strette. Jeroboam a maggio, Memory e ritiro pre mondiali sono tutti merito del Col del Sole e di Antonio. GRAZIE. VOTO 10

VIRGINIA CANCELLIERI
L’abbiamo tenuta a battesimo a The Traka e da li tutto un crescendo. Abbiamo già visto i piani dell’anno prossimo: benvenuta nel club. Però è ora di ricambiare il favore. Sappi che ci ospiterai in Liguria molto presto perché ci devi insegnare ad andare in MTB. VA BENE, SIGNORA MAESTRA. VOTO 10.
ANNA KS
La conosciamo al Memory e capiamo subito. La invitiamo per sbaglio a un weekend di bikepacking – il primo della sua vita – e risponde presente. Non ci insulta e si diverte pure, nonostante le ore di portage e i milioni di metri di dislivello. Non era un test ma l’ha superato a pieni voti. ENOUGH? VOTO 10.

NELSON TREES
Poche cose sono state in grado di fermare Mattia De Marchi in sella a una bicicletta e principalmente afferiscono alla sfera dei guasti meccanici. Tra le persone ne contiamo due: quello che gliel’ha rubata a Vicenza e Nelson Trees con il percorso della Silk Road. Vediamo come finisce all’Atlas a febbraio. REMATCH. VOTO 10.
JIMBO SAFI
Lo abbiamo incontrato a Badlands nel 2021 e poi alla Silk Road nel 2022. Ci siamo innamorati di Jimbo dal minuto uno e continuiamo ad amarlo. Ci sarà un motivo se Safi vuol dire Enough. MORE THAN SAFI. VOTO 10.
NILS LAENGNER
C’è una gara di ultracycling e c’è Nils. Non bisogna neanche più farsi la domanda: che siate in Kyrgystan, in Kansas, a Girona o nei Paesi Baschi dove c’è Ultra c’è Nils. Dove c’è Nils ci sono contenuti di qualità. SICUREZZA. VOTO 10.

JANNIK
Cosa dobbiamo dire? Trovatelo voi uno come Gianni. Che arriva con il van a Siena. Che si spara una Jeroboam 300 senza battere ciglio. Che si fa 500 km in macchina per portarci le maglie dell’Italia per i mondiali. Fidatevi: se non ce l’avete, vi serve un Gianni nella vita. MANGIA, GIANNI! VOTO 10.
ALESSIO MIOTTO
Medico ufficiale di Enough, condivide con noi una sottile inclinazione alla sfiga quotidiana e per questo gli vogliamo bene e lo abbiamo scelto per questo delicatissimo ruolo che consiste principalmente nel prescriverci degli esami del sangue quando siamo finiti per poi scoprire che siamo effettivamente finiti. MEDICINA ALTERNATIVA. VOTO 10.
FRANCESCA OLIVA
La incontriamo a settembre all’Adventure di komoot mentre litiga con il suo nuovo setup tubeless e le chiediamo dove si sia nascosta fino a quel momento perché sembra effettivamente una giusta. Niente, non si era nascosta. Eravamo distratti noi e non ci eravamo mai accorti di lei. O forse si era nascosta per davvero. CASPER. VOTO 9.
ENRICO TIREL
Prende in mano la prima volta la bici e fa 160 km per venire al BAM. Ci mette un paio di mesi a riprendersi. Viene al Memory e ce ne mette solo uno. In generale comunque la bici lo distrugge ma c’è sempre. ENRICO TIRED. VOTO 10.

ELEONORA MILESI
Il coraggio di una persona si misura dal fatto che spenda le ferie a pedalare sulla Via del Sale con Fede Bassis e Manuel pochi giorni dopo averli conosciuti. Il talento si misura nel fatto che li stacchi in salita per tre giorni. Poi così, perché sta cosa nuova delle borse le piace, si spara 10 giorni di viaggio in Giappone. ROOKIE OF THE YEAR. VOTO 10.
LUCA E BEA
Saremo a loro eternamente grati per la penalità di quattro ore che ci permetterà di prendere per il culo Manuel da qui all’eternità. E per la Trans Balkan Race. LEGISLATORI. VOTO 10.

GERARD AND CRISTINA
Semplicemente King e Queen del gravel europeo. ROYAL FAMILY. VOTO 10.
ULRICH BARTOLMOES
Che vada forte in bici già lo sapevamo, che invece si mettesse a fare il commento tecnico-umoristico delle gare a cui non partecipa è stata una bellissima sorpresa. ULRICH LETTERMAN SHOW. VOTO 10.
SOFIANE SEHILI AND JAMES HAYDEN
Un grandissimo grazie e Sofiane e James per la sfida sul filo dei minuti alla Silk Road. E anche per aver passato il primo giorno della stessa a prenderci in giro perché non avevamo una MTB. Ma vi vogliamo bene lo stesso. QUASI AMICI. VOTO 10.

Potremmo andare avanti all’infinito… ma basta così! Vogliamo solo chiudere ringraziando tutti coloro che hanno reso questo 2022 indimenticabile. Non vediamo l’ora di vedere cosa ci aspetta nel 2023!