
Frank Bettini
Frank ammette candidamente che allo stato attuale delle cose la sua soglia è a 2.9 w/kg, equazione che, non serve dirlo, è necessariamente condizionata da un denominatore importante. Se però ci concentriamo sulla parte superiore della stessa, bastano due conti veloci a capire che siamo di fronte a un concentrato di potenza e di energia. Energia che viene dalle calorie che Frank non si risparmia, ma anche dalle forze fisiche generate dagli opposti che convivono nel nostro Bettini preferito: ciclista e giocatore di biliardo, atleta e DJ, gentile nella vita e un po’ bastardo nelle gare.
Frank si butta in enough con la stessa preparazione al mondo delle lunghe distanze di quella volta che ha partecipato a una Red Hook senza aver mai usato una bici a scatto fisso su strada prima della partenza. Non vediamo l’ora di vederlo assaggiare questo mondo con lo spirito che lo contraddistingue: divertiti e non pensare ad altro. Se vinci bene, se non vinci amen, se salti salti. Se salti, Frank, facci sapere dove sei fermo a riposare, che veniamo a farti compagnia e a bere una birretta insieme.

Quella volta che Frank partecipò alla Red Hook, senza avere mai provato una fissa prima …
The unconventional enough interview
Da quanto pedali? Cosa ti ha spinto a farlo per la prima volta?
Ho dato il primo colpo di pedale che quasi non camminavo, spinto da babbo Sauro e zio Paolo. Si può quindi dire che pedalo da una vita e questa passione è nelle mie radici.
Come definiresti il tuo approccio alla bici?
Capovolto completamente dal 2020. Prima il mio approccio era improntato sulla competizione. Nell’ultimo periodo invece, ho scoperto un ciclismo fatto di sapori, di odori e di tramonti. A questo punto non si parla più di numeri, bilancia, senza stress fisico e mentale. Ho riscoperto il piacere di andare all’avventura che ti porta a scoprire i posti dove abiti ma anche sempre più lontano.
Raccontaci della tua uscita in bici più bella.
L’uscita più bella è stata il ritorno sulle dolomiti dove mi sono goduto i paesaggi che non mi ero potuto godere duranti i training camp di quando correvo.
Raccontaci di quella volta che sulla bici ti sei trovato/a più in difficoltà.
Senza dubbio è stata la seconda tappa del Tour of Alzace con arrivo sulla durissima cima La Planche des Belles Filles. Giornata veramente dura, affrontata a tutta già pochi chilometri dopo la partenza. 200 km e quasi 5000 mt di dislivello in terre francesi. Che dire se non TANTA FATICA?
Qual è l’oggetto che porti con te in ogni uscita e del quale non puoi proprio fare a meno?
Sicuramente il Multi-Tool. Oggetto indispensabile per ogni uscita in bici.
Completa questa frase: Se esci in bici con me sappi che …
… Andremo piano ma ci divertiremo.
Qual è il tuo evento ciclistico dei sogni?
Fin da piccolo le classiche del nord sono state per me le corse dei sogni. Quindi direi il Giro delle Fiandre o una Parigi Roubaix.
Che piani hai per questa stagione? Ci sono eventi ai quali tieni più degli altri?
Per questa stagione sicuramente l’obiettivo principale sarà divertirsi con i compagni e conoscere ancora più a fondo il mondo gravel. Lo trovo molto interessante e per certi aspetti vicino alla mia personalità.
A che cosa hai detto enough in passato? A cosa pensi che non dirai mai enough?
Nel 2019, dopo tanti anni di gare, ho deciso di smettere. Ma non mi passerà mai la voglia di uscire per un sano giro in bici.
Sh*t happens. Si dice così no?

Spiega cos’è Enough Cycling a tua nonna.
Enough Cycling è molto semplice da capire: si tratta di un gruppo di amici amanti della bicicletta che si ritrovano per pedalare e divertirsi in giro per il mondo.
Il tuo sabato sera ideale? E se fosse un weekend?
Amo la musica elettronica e sarei chiuso dentro un club berlinese a sentire dj techno da tutto il mondo.
Hai a tua disposizione un anno sabbatico! Come lo impiegheresti?
Mi dedicherei alle mie passioni. Farei tanti chilometri sulla bici per scoprire nuovi luoghi e passerei le serate a mettere musica e far ballare la gente.
Una frase che ti rappresenta.
“Meglio staccarsi a pancia piena che staccarsi per una crisi di fame.”
Il tuo ciclista o sportivo preferito.
Qua giochiamo in casa. Sicuramente il mio ciclista preferito è Paolo Bettini. Per me è un punto di riferimento sia in bici che fuori.
Se non sei in bici stai…
In qualche club a ballare con gli amici.

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