Nostalgia, nostalgia canaglia. Siamo a casa da un paio di giorni e già ci manca svegliarci la mattina con la sola idea di pedalare fino a quando cala il sole. Per questo ci siamo messi a riguardare un po’ di foto e highlight che abbiamo raccolto sulle strade, anzi le ciclabili, delle Fiandre due settimane fa. Ecco quindi un piccolo riassuntino, magari utile se qualcuno volesse prendersi un paio di giorni e pedalare su al Nord!

Per prima cosa, c’è da dire che noi abbiamo fatto un itinerario e potete tranquillamente prenderlo così com’è, senza problemi. Però è solo UNO, perché una cosa che abbiamo scoperto delle Fiandre è che ci sono più di 10000 km di piste ciclabili, tutte connesse tra di loro.
Alcune di queste sono parte delle Iconic Routes, nove tracce già studiate e pronte per accompagnarvi nei luoghi principali della regione. Insomma o prendete la nostra, o prendete una delle Iconic Routes o collegate le ciclabili come volete. Perdersi è impossibile, perché a ogni – ma ogni per davvero – incrocio c’è un indicazione e basta seguire quella.
Noi ne abbiamo pedalate tre, ma anche le altre meritano! Quella “delle Fiandre” è il percorso definitivo se avete tempo e voglia di girare tutta la regione. 962 km! Poi ce ne sono altre, ognuna dedicata un tema. Ad esempio quella del ’14-’18 per visitare tutti i luoghi della Grande Guerra, o quella delle città d’arte.


Ma veniamo a noi. Siamo partiti da Lovanio e abbiamo abbandonato le nostre borse da trasporto bici in albergo. La vera partenza sarebbe stata il giorno dopo, quindi abbiamo colto l’occasione per fare un giro sul percorso dei mondiali 2021 e sentirci un po’ Alaphilippe e Elisa Balsamo.
Ok, forse andavamo un po’ più piano e qualche sosta al bar l’abbiamo anche fatta. Anche perché Lovanio è proprio una figata. La capitale della birra fiamminga: non a caso c’è anche quello che chiamano “il bar più lungo del mondo” ovvero una distesa infinita di bar uno attaccato all’altro. Quante tappe fare, questo sta a voi 😉
E fu sera e fu mattina, giorno 1 e si parte per davvero. Ci accompagna Johan e usciamo da Lovanio attraversando una foresta di drittoni belli importanti. Le macchine e il traffico sono già un ricordo lontano. Oggi si pedala sull’Itinerario delle colline (Hilly Route) e in effetti di pianura vera ce n’è poca. Lo scenario cambia e siamo in mezzo ai campi di mele del Limburgo, che in questo periodo sono in fiore: sembra di pedalare in paradiso.
Pausa pranzo obbligatoria a Hoegaarden, per berci una birra a 1 metro da dove la producono e si riparte per un pomeriggio di campi in fiore e colline, fino ad arrivare alla meta per la notte. Cafè Coureur è un bike hotel e bar completamente dedicato ai ciclisti. Ogni stanza è intitolata a una grande vittoria di un fiammingo. Noi dormiamo in quella della Roubaix 2011.
Ci svegliamo e ancora una volta il clima è perfetto per pedalare e si parte. Abbandoniamo la Hilly Route per pedalare sull’Itinerario della Mosa (Meuse Route). Ci stiamo spostando sempre più verso Est, fino al confine con l’Olanda. Oggi non c’è molto dislivello e si pedala davvero tranquilli sul fiume, fino ad arrivare alla città di Genk, dove visitiamo uno dei principali siti del patrimonio industriale della regione: una vecchia miniera. Nelle Fiandre, e nel Belgio in generale, ce ne sono moltissime.
Chiudiamo la giornata pedalando in un bosco, come sempre fuori dal traffico, fino ad arrivare alla nostra meta di giornata. E anche qui la sera finisce a birra belga e patatine perché ce le siamo proprio meritate.
Il terzo giorno i tempi sono un po’ più stretti perché c’è un treno da prendere, ma sulla strada abbiamo un sacco di cose da fare oggi. Siamo sull’itinerario di Kempen e la prima è pedalare sugli alberi, che è proprio una figata.
Dopo aver girato un po’ sulla ciclabile sospesa tra gli alberi ci spostiamo al Ter Dolen per il pranzo: un piccolo birrificio a conduzione familiare, dove il proprietario ci mostra il processo produttivo prima di farci assaggiare tutte le birre che producono. E non sono poche.
Noi però reggiamo ancora bene e si riparte per pedalare in mezzo all’acqua prima di arrivare alla nostra meta del giorno. Pedalare sotto il livello dell’acqua per qualche metro era un’esperienza che ci mancava: anche qui un drittone che divide per un paio di centinaia di metri uno specchio d’acqua. Una figata dove Fede prova a schiantare il drone ma fortunatamente finisce tutto per il meglio.
E dopo giorni a pedalare tra stradine e paesini tranquillissimi siamo di nuovo in città, ad Hasselt. Lì troviamo la stazione e ripartiamo per Lovanio. Ovviamente è facilissimo viaggiare con la bici e a bordo del treno ci sono gli stalli per tenerla ferma senza generare il solito casino a cui siamo abituati quando viaggiamo con la bici qui da noi.

Questo è stato il nostro bellissimo itinerario nelle Fiandre. Se volete farlo potete prendere la traccia da noi, altrimenti via con la creatività e fate la vostra. Qui di seguito trovate tutte le informazioni che vi servono per pianificarvi una bella vacanzina di relax in bici nella terra della bici!