In molti hanno idee che credono geniali, in pochi sanno metterle in pratica. L’esecuzione fa sempre la differenza. Dare forma alle idee è l’espressione che solitamente si utilizza per descrivere questo concetto: un’immagine che ben si applica a molte situazioni in cui da un pensiero nasce un oggetto, un sistema o qualcosa di tangibile che prima – semplicemente – esisteva solo nella testa di qualcuno.
Verniciare un telaio segue invece tutt’altre logiche. La relazione tra l’idea e la forma è ben più complessa. In questo caso si tratta di vestire una forma con un’idea. Pensateci bene: la forma c’è già, ed è il telaio, così come l’idea. Bisogna farle coincidere e modellare l’idea perché rimanga autentica senza che la forma la snaturi e la trasformi in qualcosa di profondamente diverso dal concetto iniziale.

Tony: un uomo che usava le mascherine ben prima che fossero mainstream
Un gioco difficile che richiede esperienza, prove e tentativi. Chi pensa, il più delle volte, lo fa in due dimensioni. Un telaio invece è ovviamente un oggetto tridimensionale, ma tra pieghe e giunture le dimensioni da considerare sono più di tre. Un telaio va ben oltre lo spazio tridimensionale, cosa del tutto comprensibile se si considera il potere di amplificare emozioni ed esperienze di chi poi lo andrà ad utilizzare. Rimane comunque una cosa: mettere una grafica su un telaio è un bel cazzo di casino.
Lo sanno bene Tony e Lara, che qualche idea a qualche telaio nel corso degli anni l’hanno vestita. Con molta pazienza ci hanno guidato nel trasferire le nostre idee e le nostre grafiche sui telai 3T Racemax con cui pedaleremo in questo 2021.
Guidato è la parola giusta, perché Tony e Lara non solo hanno poi eseguito il lavoro ma ci hanno sopportato in quelle fasi in cui prima le nostre idee non erano proprio chiarissime e poi, quando lo sono diventate, per adattarle alle forme dei nostri bolidi. Insomma dall’inizio alla fine, guardandoci sbagliare e picchiare la testa un po’ di volte prima di trovare una quadra.
Decidere come applicare il pattern ha richiesto tempo, perché ancora una volta volevamo un effetto elegante ma non invasivo. E ancora una volta è stato Matteo a trovare la soluzione che poi ci ha convinto. Sere in solitudine con Illustrator non sono valsi due ore in laboratorio con carta, adesivi e matite per trovare la soluzione finale. A dirla tutta, birre, patatine e pizze da aggiungere alla lista degli elementi fondamentali.
Trovata la quadra, il resto è piuttosto superfluo da raccontare. It’s business as usual per Tony e Lara, che tra maschere, colori e pellicole hanno fatto quello che sanno fare meglio. Ovvero vestire le forme delle nostre Racemax con le idee che ci eravamo portati casa. Come? Bhe, per farvi vedere quello c’è un video che lo racconta meglio di mille parole.